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venerdì 21 gennaio 2011

Nuovo Gruppo su Bioregionalismo ed Ecologia Profonda

Cari amici, in seguito alla rifondazione della Rete Bioregionale Italiana,
avvenuta nell'incontro di San Severino Marche del 30 e 31 ottobre 2010,
abbiamo
pensato di incentivare l'informazione telematica sui programmi e finalità
della
Rete, così oltre al blog
" http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/ " in cui vengono pubblicati i
comunicati e gli articoli in sintonia con il discorso bioregionale abbiamo
creato un gruppo su Facebook, "Bioregionalismo ed Ecologia Profonda" al quale
siete invitati ad aderire per contribuire così al dialogo bioregionale con le
vostre proposte, commenti, etc. e per essere informati sui programmi,
appuntamenti, etc.

Restiamo in attesa della vostra adesione che potete effetuare direttamente, se
siete iscritti a Facebook, è sufficiente fare "ricerca" in alto alla vostra
pagina, digitare il nome del gruppo e iscriversi...


Cari saluti: Caterina Regazzi e Paolo D'Arpini


...............................


Carta degli intenti della Rete Bioregionale Italiana

Bentornati a Casa!

Una bioregione è un luogo geografico riconoscibile per varie
caratteristiche: clima, suoli omogenei, specie vegetali e animali, bacini
idrografici nella loro integrità, versanti montani, eccetera, ma anche le
culture umane, considerando in particolare quelle prodotte da popoli che da
tempo immemorabile hanno saputo convivere in armonia con tutto questo.

Per bioregionalismo si intende la volontà di ri-diventare nativi del
proprio luogo, della propria bioregione. Possiamo fare tutte le scoperte
possibili, usare la tecnica, la scienza; possiamo andare sulla luna e
comunicare via satellite, ma alla base della nostra sopravvivenza fisica,
psichica e spirituale ci sono questi alberi, queste erbe, questi animali,
queste acque, questo suolo del luogo dove viviamo. L'evoluzione sociale e
tecnologica è ecologicamente compatibile solo su "piccola scala", localmente
e
ancorata ad una visione olistica del sapere.

L'idea bioregionale consiste essenzialmente nel riprendere il proprio
ruolo all'interno della più ampia comunità di viventi e nell'agire come parte
e
non a parte di essa, correggendo i comportamenti indotti dall'affermarsi di
un
sistema economico e politico globale, che si è posto al di fuori delle leggi
della natura e sta devastando, ad un tempo, la natura stessa e l'essere
umano.

Il bioregionalismo si rifà ai principi ecocentrici , riconoscendo che l'
equilibrio ecologico esige una profonda trasformazione nella percezione che
abbiamo come esseri umani riguardo al nostro ruolo nell'ecosistema
planetario.
Questa consapevolezza non è qualcosa di completamente nuovo, ma affonda le
sue
radici negli antichi saperi dei popoli nativi in ogni parte del mondo e nelle
grandi tradizioni spirituali occidentali e orientali.

Il modo più appropriato per iniziare a ri-abitare non è attraverso leggi
o regolamenti imposti, ma ponendosi in prima persona in relazione al luogo in
cui si vive: scoprendone i significati, gli scambi, individuandone i
contorni,
dedicandosi ad attività sostenibili con la propria bioregione.

L'idea bioregionale, punta ad inserirsi nelle pieghe della società; per
riuscirci diverse possono essere le modalità, i linguaggi e le forme, ma, al
di
là delle differenze, ciò che accomuna i bioregionalisti è la consapevolezza
di
essere parte di un insieme senziente.

L'idea bioregionale è ispirata dai sistemi naturali e selvatici; per sua
natura, pertanto, si esprime attraverso la forma decentrata.

Nell'introdurre questo concetto, si richiede la sensibilità di esporlo in
modo che ogni persona, gruppo o realtà sociale lo senta proprio e nel proprio
luogo si organizzi per radicarlo.

*Per aderire in modo "ufficiale" alla Rete Bioregionale Italiana basta
sottoscrivere il
soprastante documento d'intesa, comunicando il proprio nome e indirizzo a:
Coordinamento della Rete Bioregionale Italiana: C/O Paolo D'Arpini, Via
Mazzini 27, Treia (Macerata) Cap: 62010 - Tel. 0733/216293
Email: circolo.vegetariano@libero.it

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