TRE BUONI MOTIVI PER CAMBIARE ABITUDINI ALIMENTARI
di Rosy Di Mauro
La dieta vegetariana si fonda essenzialmente su tre motivi.
Primo, la salute: già da tempo l'autorevole "American Journal of Clinical Nutrition" ha definitivamente sgombrato il campo dagli equivoci e dai dubbi sull'alimentazione vegetariana, soprattutto in tenera età e nella fase dello sviluppo: la dieta vegetariana predisposta dal "Journal" mette alla base cereali integrali e legumi, poi frutta e verdure, frutta secca e semi, oli vegetali ed in alto (quindi tra i cibi da usare con moderazione) latte, latticini, uova e dolciumi.
Secondo uno studio del "British Medical Journal" i vegetariani hanno un rischio minore del 40% di contrarre malattie tumorali. Il che non è poco. Con la bistecca ingoiamo un sacco di medicine (tutte le sostanze somministrate agli animali prima della macellazione): dietilstilbestrolo, cortisone, antibiotici, sulfamidici, antitiroidei, vaccini, estrogeni, ormoni,
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Secondo, la sofferenza animale: dietro la trasformazione dell'animale in prosciutti, salami e bistecche c'è un calvario di sofferenze inaudite: vitellini da latte strappati alle madri, polli e galline ovaiole spennate e con il becco smussato, maiali e cavalli immobilizzati e con luce accesa ventiquattro ore al giorno per l'ingrasso.
Come si fa a mantenere pallida, rosea e delicata la carne dei vitelli? Al terzo/quarto giorno di vita, si strappa il vitellino alla mamma, viene collocato in un box largo
Non vedranno mai né paglia né fieno, poiché mangiarne potrebbe rovinare il tenue colorito delle carni. Nutriti con budini semiliquidi iper-proteici che causano un'inestinguibile ursura (l'acqua è loro assolutamente negata, per indurli a ipernutrirsi, mangiando più budino e più velocemente) e un'inarrestabile dissenteria per spingerli all'anemia al fine di sbiancare le carni. Così i vitellini si ammalano di infezioni, disordini digestivi e ulcere. Allora devono essere sottoposti a cicli costanti di trattamenti antibiotici, e dopo tredici/quindici settimane si portano al macello.
Terzo, paesi in via di sviluppo: un ettaro coltivato a soia (non transgenica) produce 1,800 chili di proteine vegetali, lo stesso terreno adibito a pascolo e allevamento ne produce appena 60. Il quaranta percento dei cereali prodotto nel mondo serve a sfamare gli animali da carne. Secondo
Dobbiamo a questo punto chiederci perché, nonostante l'evoluzione durata milioni di anni, l'uomo come un cannibale non rinuncia a divorare i suoi fratelli più deboli?
Rosy Di Mauro
SFATIAMO ALCUNI MITI
- l'uomo primitivo si cibava di ciò che raccoglieva. Solo successivamente, con la scoperta del fuoco, è diventato onnivoro;
- La bistecca deriva dalla mucca la quale si nutre di...erba (di conseguenza i carnivori mangiano erba riciclata);
- L'animale più forte della terra, il rinoceronte, è....vegetariano;
- nella verdura, nella frutta, nei cereali e nei legumi troviamo tutti gli amminoacidi e i minerali necessari alla sintesi proteica del nostro organismo. Della carne possiamo tranquillamente farne a meno.
Gianfredo Ruggiero
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